La perdita dell’innocenza… vorremmo sintetizzare così l’andata del nostro secondo campionato di serie C. Da Alice nel paese delle meraviglie a Il buono, il brutto, il cattivo. Complici un girone molto impegnativo e un clima arroventato da una rissa sfiorata, i “nostri” hanno dovuto trasformarsi per non soccombere…
La classifica – per il momento – ci dà ragione: terzi a 20 punti con 6 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte e un confortante +11 come differenza incontri. Ci stiamo ritagliando il nostro spazio in un mondo che non perdona, così come noi non abbiamo perdonato la leggerezza di Ferrara, per prenderci ciò che Foggia ci aveva tolto. Non accettiamo ingiustizie, ci facciamo sentire quando gli arbitri sembrano distratti e usiamo tutte le armi che il regolamento ci mette a disposizione. Abbiamo visto il Torino 2009 diventare adulto quando sono arrivati non solo certi risultati, ma anche i complimenti per i nostri arbitraggi. Quando sale la posta, anche la nostra cifra tecnico-agonistica riesce a crescere, in un contesto talvolta torbido e teso, altrimenti fatto di generosità e rispetto. Insomma, un mondo complesso e per questo sempre più intrigante, laddove questa squadra voglia veramente andare fino in fondo…
Eppure l’avventura era iniziata, come d’abitudine, con i toni goliardici delle nostre trasferte. Fin dai primi abbinamenti è stata evocata – ogni torneo ha il suo “tormentone” – l’allegoria dell’agnello sacrificale. Ruolo assegnato ingiustamente a Giancarlo, visto che poi Filippo, di rincorsa, è intervenuto piuttosto per raddrizzare le malefatte di Spadino! A proposito, il foglio segreto è stato accuratamente tenuto lontano dalla portata dei bambini… Capitan Maina, invece, fin dal venerdì sera si è aggirato famelico vista la felice conclusione della dieta, con una bilancia – dice lui – solo in doppia cifra! Poi un Marco sempre generoso nel sostenere la causa arancionera e il sabato, a metà giornata, finalmente Giovanni. Quanto è servita l’esperienza di quinto uomo e arbitro del nostro Presidente!
Stesso albergo, abbondante colazione il sabato, Palaspeca tirato a lucido (sempre bravi i ragazzi di Ascoli) e, quando il Col annuncia ai microfoni il primo turno, sembra di sentire i rintocchi di Hell’s Bells… ragazzi, da questo momento non si scherza più!
Esordio con Modena (1-1, punto di Filo che ribalta su Porro Jr.), sana tensione e grande equilibrio: gli arancioneri un po’ contratti non fanno capire subito che campionato sarà. Poi una doppietta mirabolante chiarisce le nostre ambizioni: 3-0 a Fiamme Roma, demolita da Maina-Midoro-Mussino e un sudatissimo 1-0 sui sorprendenti calabresi di Paola. I romani, decisamente sottotono per tutto il torneo, finiranno penultimi in classifica. Con i biancocelesti (alla fine quinti) il punto lo porta Robi, ma gli altri tre pareggi dimostrano quanto saranno coriacei (occhio a Borsani…) anche al ritorno.
Qualcosa si inceppa nelle due partite successive. Trento fa valere il peso dei neoacquisti Giannarelli-Torboli, mentre il punto lo porta Mussino a valanga sul tandem Mura/Romano. Partita da meditare al ritorno, perché i gialloblù perdono notevolmente terreno nella domenica successiva. Quindi Foggia: termineranno un punto dietro di noi e saranno probabilmente la chiave della nostra classifica ad aprile. Il punto, ancora di Filo, non ci rende giustizia. A parte i dubbi sul secondo gol subìto da Giancarlo, i pugliesi sono decisamente alla nostra portata. Però serve maggiore concretezza: è stato l’unico match dove abbiamo raccolto molto meno rispetto alle occasioni create.
In realtà, mettiamo subito a frutto la lezione. Stanchissimi ma determinati a non sbracare, scendiamo in campo contro la corazzata Tigers Lab, a punteggio pieno fino a questo momento. Giancarlo trova alla grande la via del gol (4-2 sulla coppia Marinucci/Finelli) e – mentre Luca affonda – ci pensano Filo/Robi e Marco a neutralizzare, rispettivamente, Apollo e Martinelli. Il pareggio finale ci rende onore, ma chiude una giornata un po’ contraddittoria per gli arancioneri (2 vinte, 2 nulle, 2 perse).
La cena di pesce alla Vecchia Campana, ritempra gli animi e – complice il vino – ci spinge a valutare i nostri risultati forse con una certa indulgenza…
Il fatto è che la domenica, tornati sul parquet a mente fresca, realizziamo di essere settimi a 8 punti, preceduti anche da Messina per differenza incontri (+6 contro il nostro +2)… una miseria!
La fatica del giorno prima e la consapevolezza del nostro potenziale, suggeriscono una maggiore responsabilità. E infatti entrano 4 straordinarie vittorie di fila.
Fiorenza (2-0). Obbligatorio vincere: Midoro-Russo portano i punti in un match a lungo equilibrato.
Papata Group (3-0). Ancora la triade Maina-Midoro-Mussino: è la prima svolta del torneo, causa il divario di esperienza tutto a vantaggio dei toscani.
Aosta (4-0). Successo rotondo e corale: la migliore frazione di Luca, poi tutti a segno contro i nostri amici, avversari per un giorno.
Ferrara (2-1). La seconda – decisiva – svolta. Per come è maturata, merita una riflessione a sé.
Avviata la partita ad un pareggio di squadra (punto di Maina, ma secondo gol di Billi contro Midoro fortemente dubbio…), nei secondi finali Filo estrae il proverbiale coniglio dal cilindro. Quando Gargiulo si ritrova portiere e portierino contemporaneamente in campo, il nostro bomber reclama il fallo: free flick e gol a porta vuota! Spregiudicata mossa strumentale o legittima richiesta di veder applicato il regolamento? Cosa avrebbe fatto un altro arancionero? Cosa avrebbe fatto Alfonso a parti invertite? Se Filippo ha agito per responsabilità verso la squadra, crediamo che dopo questo episodio, in ogni caso, per il Torino 2009 nulla sarà più come prima! La vittoria con Ferrara segna il nostro definitivo passaggio da “innocui” goliardi a spietati corsari del panno verde!
Ultimo match contro Messina (1-2). Talentuosi ma un po’ discontinui e, in ogni caso, privi di Dimopoulos, i siciliani dovrebbero essere alla nostra portata, e invece approfittano di una nostra menomata condizione: stanchezza o “senso di colpa” non ancora metabolizzato?
Infine un dato statistico. Al momento abbiamo una media punti (20 in 11 gare) di 1,81 contro 1,50 (24 in 16 gare) sul totale dello scorso campionato, escludendo la squalificata Pisa. Per confermare questo buonissimo livello, o addirittura giocarci qualcosa di più, occorrerà la massima partecipazione di tutto il gruppo, anche e soprattutto al ritorno!
Luca C.