Nell’ Open di Carpi la compagine arancionera recrimina: sia nel girone che nella semifinale cadetti manca un gol per parlare di impresa
Non è il solito torneo, quello di Carpi: alla competizione a squadre partecipano venti team, e a quelle individuali ci sono ben 72 iscritti! Ha un bel dire l’organizzatore Ricky Porro che i numeri di quest’anno hanno stupito anche loro, i bravissimi Subbuteisti Modena: se i giocatori tornano, anzi aumentano, vuol dire che il torneo è ben organizzato, e si sta bene.
Il Torino 2009 schiera Salva Tinebra, Matteo e Salvo Cammarata (all’esordio in maglia arancionera), Luca Converti e RobiMaina.
Il Circolo ARCI di Santa Croce di Carpi è stipato all’inverosimile, sabato 5 novembre, fatichi a trovare posto per sederti, e se ti siedi con le gambe accavallate, dai fastidio ad almeno un giocatore che si volta e ti guarda male. Il girone di qualificazione non è impossibile, tenuto conto che i freschi Campioni d’Europa di Reggio Emilia non sono esattamente nella loro miglior formazione. Le altre due squadre sono Ferrara (serie C), e Carpi, padroni di casa ma soprattutto nostri prossimi avversari in serie D.
Esordio con Carpi, che schiera due buonissimi giocatori come Daniele Di Cè e Miky Porro, oltre a Genny Preziuso e Pasquale Guerra, meno temibili. Ed infatti Di Cè e Porro vincono le loro partite contro i due Salva, mentre Matteo e RobiM portano a casa i loro match: finisce 2-2, 5 gol fatti e 5 gol subiti. Palla al centro, nel senso che sarà presumibilmente il confronto con Ferrara a decidere le sorti del girone, tenuto conto che Reggio Emilia è presente solo per ottemperare ad un (mal congegnato) obbligo regolamentare, e “si scansa” (cit. Gigi Buffon) contro tutti, lasciando ecumenicamente i 3 punti ad ogni avversaria.
Così anche il Torino 2009 potrà dire di aver battuto in un torneo ufficiale la “F.lli Bari Reggio Emilia”: a lato è riportata testimonianza ufficiale, onde sia affidato ai posteri il dolce ricordo. Per la cronaca, oltre al punto d’ufficio contro il quarto mancante, la seconda vittoria è appuntata sul taccuino di Luca Converti, che ha battuto 5-0 la povera Barbara Coriani, moglie del campionissimo Saverio Bari e vittima, nell’occasione, di un papocchio federale che, sinceramente, fa solo del male al Calcio Tavolo: se ne auspica la correzione a breve giro di assemblea plenaria…
Come previsto, è Ferrara il crocevia dei sogni arancioneri, dato che anche i bianconeri emiliani hanno pareggiato con Carpi e vinto con Reggio Emilia. Torino combatte, va sotto, poi torna a galla, vede il miraggio, ma alla fine è Ferrara a vincere 2-1, e a relegare i torinesi al consueto torneo cadetti (o consolazione che dir si voglia).
Almeno saltiamo il Barrage, è il pensiero comune a tutti; ma l’evento non si rivela così positivo come sembrava, dato che ci costringe ad una lunga inattività, durata 3 lunghissimi turni. In compenso il meccanismo degli accoppiamenti ci propone il Labronico Livorno, filiale del club toscano affrontato due anni fa in D a Pistoia. Il match è alla nostra portata, e non si registrano particolari patemi, tant’è che il fischio finale sancisce un giusto 2-1 a favore del Torino 2009.
La semifinale è molto più complicata, anche se si rimane in terra toscana. Stavolta però sono i viola gigliati del capoluogo a proporci una sfida nobile e intrigante. Firenze non è in formazione tipo, e presenta due punti deboli: Ferri e Casati, sui quali riusciamo a schierare i nostri uomini migliori, Salva Tinebra e Matteo Cammarata. A Salvo Cammarata (contro Cattani) e RobiMaina (opposto a Robertiello) sono affidati i match di sofferenza, con l’obiettivo di strappare un pareggio o una sorpresa ancora maggiore. Il piano-partita non va male, perchè Matteo passa in vantaggio abbastanza in fretta, e i due muri reggono. Nel secondo tempo Firenze aumenta la pressione, e Cattani passa in vantaggio, mentre Matteo raddoppia, e poi triplica. Manca il gol nella partita di Salva Tinebra, che non tarda ad arrivare, ma dalla parte sbagliata; Salva reagisce e pareggia, e a quel punto è 1-1 ma con differenza reti a favore nostro. Ma Riccardo Ferri, l’avversario di Salva, si dimostra migliore del previsto e torna in vantaggio, dando ai suoi il punto decisivo. Finisce 2-1 per Firenze, e finisce qui il torneo arancionero.
Davvero un bel torneo, organizzato bene e con un bel clima positivo. Avrebbe potuto essere ancora più bello, e finire con un trofeino nelle nostre mani…
All’indomani, Luca Converti affronta un Challenge nobile, popolato da alcuni giocatori più avvezzi alle categorie Open che ai panni della bassa classifica calciotavolistica. Luca inizia bene il girone, superando Maurizio Seppia (Pistoia) 2-0, ma poi deve cedere 0-1 a Giorgio Mentasti (Trento) e 1-3 a Stefano Evangelisti (Tigers Lab Bologna). Anche Luca deve accontentarsi del torneo cadetti, dove travolge Fabio Costabile (Trento) per 4-0, per poi inchinarsi in semifinale alla “secolare” esperienza di Riccardo Marinucci (Bologna), poi vincitore del tabellone.